Si trova nella località chiamata Altipiani di Arcinazzo, in prossimità della torre detta “Piè di Campo”, costruzione a pianta quadrata, voluta da Ildemondo, a guardia dell’antica Ponza. La villa di Traiano è un complesso edilizio vastissimo e imponente risalente al primo o al secondo secolo d.C. costituito da terrazzamenti in opera incerta. I resti delle costruzioni romane si presentano oggi alla sinistra di chi percorre la strada S.S. 411 sublacense verso Fiuggi, proprio dove comincia la pianura degli Altipiani. L’insieme dell’opera si innalza a tre piani. Nel primo si vedono costruzioni in parte sotterate; nel secondo piano si innalzano le costruzioni delle terme composte da vasche cilindriche; una porta d’ingresso con marmi lavorati sulle pareti; mosaici, colonne, capitelli e una lesena di ordine compositivo. Inoltre sono stati trovati diversi canali di scolo e resti di tubature di piombo, tegole romane e marmi pregevolissimi. Sul terzo piano doveva sorgere la villa vera e propria, ancora ricoperta dal terreno, dove con nuovi scavi, si spera di ricostruire la pianta originale e parte della vastissima costruzione. Probabilmente su questo ultimo piano si estende una costruzione ovale del diametro di un centinaio di metri, che potrebbero essere un anfiteatro o un’ampia piscina. A trecento metri in linea d’aria, sorgono i resti di una cisterna coperta che serviva a soddisfare le esigenze di acqua gli abitanti della villa. Le costruzioni ricoperte con i ruderi trovati e gli “assaggi” già effettuati, occupano una estensione di circa 4 km, quadrati.