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Ven. Servo di Dio Mons. Nicola Molinari

Il libro di

Fra Nicola Molinari a Ponza

 

 

Per la lettura completa del libro

potete farne richiesta

all'associazione Ser Cola Bactista

Fra Nicola Molinari a Ponza (oggi Arcinazzo Romano)

e la Chiesa della Croce

 

Nell’anno 2001, a seguito dei lavori di riordino dell’archivio della Parrocchia S. Maria Assunta, alcuni giovani di Arcinazzo, aiutati da qualche adulto, hanno cominciato ad interessarsi e ad approfondire il significato di documenti risalenti alla fine del sec. XVII ed agli inizi del XVIII.

L’attenzione di tutti si concentrò, in particolare, su un antico manoscritto riguardante le “entrate” e le “uscite” relative alla costruzione della chiesa della Santa Croce. Di seguito all’analisi di questi importanti atti, si rintracciarono altri documenti inediti, tra i quali molti riguardavano la storica predicazione tenuta a Ponza, durante la Quaresima dell’anno 1778, da un celebre predicatore dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini: fra Nicola Molinari da Lagonegro, Vescovo e venerabile.

Da allora, si è acceso in noi il desiderio di riscoprire la figura e la santità del Molinari. Nell’agosto dell’anno successivo, e cioè nel 2002, con i documenti rinvenuti fu allestita una mostra, che ci diede la “spinta” per continuare il lavoro di ricerca.

In conseguenza di ciò, sono stati compiuti alcuni pellegrinaggi: nel settembre 2005, a Bovino (FG), sede episcopale di Mons. Molinari ed ove, nella Cattedrale, riposano le di lui spoglie, nel 2006 a Lagonegro (PZ), città natale del Venerabile, ed infine nel 2011, allorquando ci siamo recati a visitare la Sede Vescovile di Ravello (SA).

Inoltre dal 3 al 6 maggio 2007, ad Arcinazzo Romano, organizzate dalla nostra Associazione, si sono svolte le celebrazioni per la ricorrenza del terzo centenario della nascita del Venerabile, con un interessantissimo convegno sulla vita, la predicazione e i presunti miracoli del Frate, nel corso del quale si è fatto anche il punto sulla relativa Causa di Beatificazione.

Durante questi anni, inoltre, molteplici sono stati gli sforzi tesi a ricercare documenti che riguardassero la vita, le opere e vestigia di Fra Nicola Molinari, con particolare riferimento alla citata “predicazione del quaresimale” e all’edificazione della chiesa della S. Croce avvenuta, a pochi anni di distanza da quel celebre 1778, in rimembranza della permanenza del Venerabile a Ponza e della miracolosa – secondo la tradizione – Croce lignea da lui stesso eretta ad imperituro ricordo della predicazione.

Per testimoniare tale lavoro, che ha rafforzato l’affetto e la “venerazione” verso la figura del Molinari, l’Associazione Culturale “Ser Cola Bactista” ha deciso di realizzare e pubblicare questo libro.

Ritengo doveroso, ringraziare: Antonio Tocca, già presidente dell’Associazione Culturale “Ser Cola Bactista”, che ha coordinato il lavoro di ricerca dei documenti e curato la pubblicazione di questo volume e Italo Lozzi, che lo ha collaborato.

Alessandra Miozzi,

Presidente dell’Associazione Culturale “Ser Cola Bactista”

 

Prefazione

La pubblicazione di documenti manoscritti non è sempre cosa semplice, al di là della fatica per comprendere la grafia dell’autore, le sue particolarità e abbreviazioni, ha bisogno di tempo, di dedizione e di passione. Allo stesso tempo l’accostare dei manoscritti suscita l’ebrezza della scoperta, di “un mai visto prima”, e l’emozione di accostare ed ascoltare un unicum.

La presente pubblicazione raccoglie il frutto di molti anni di lavoro e di indagine che a partire dal 2001 ha portato, prima alla scoperta di documenti riguardanti la costruzione della chiesa della Santa Croce in Ponza (ora Arcinazzo) e successivamente all’indagine di uno dei protagonisti più famosi della storia cristiana della città, il Venerabile Nicola Molinari (1707-1792).

È all’inizio della Quaresima del 1778 che il venerabile Nicola piantava la croce, come era uso dell’Ordine dei Cappuccini, dando inizio alla predicazione alla comunità cristiana che man mano si lasciva attrarre dal suo parlare di Gesù, della verità, del suo consegnarsi libero alla croce per amore dell’uomo. In tutti coloro che lo ascoltavano faceva crescere il desiderio di ritornare a Dio, di chiedergli misericordia e di accogliere con gratitudine il perdono. Non solo Ponza, ma l’intero circondario fu attratto dalla parola di padre Nicola che indicando la Croce invita a lasciarsi amare dal Signore. Terminata la predicazione e lasciata la città, la Croce del venerabile Nicola rimase ben piantata, non solo nel suolo ma nei cuori dei cristiani di Ponza, quale richiamo visibile e memoria via delle sue parole. Non solo guardare alla croce, ma rimanere in contemplazione del mistero di amore del Cristo crocifisso donato dall’Amore del Padre per la salvezza di tutti, spinse la comunità cristiana a custodire la Croce e a darle una “casa” a tutti accessibile.

E insieme alla custodia della croce crebbe anche la gratitudine a chi aveva riacceso la luce della fede, il fuoco della carità e la gioia della speranza. Il Venerabile Nicola Molinari rimase nella memoria del popolo cristiano di Ponza al di là della sua presenza fisica perché aveva insegnato qual era l’essenziale della vita cristiana e come era possibile lasciarsi raggiungere da Dio: guardare alla Croce alla quale era stato consegnato il Figlio prediletto per amore e solo per amore.

L’aver cercato di far riprendere l’iter per la beatificazione e canonizzazione di padre Nicola Molinari, in tempi più recenti, aver compiuto pellegrinaggi alla sua tomba o nei luoghi che l’ebbero come pastore e vescovo, dicono la gratitudine della comunità cristiana che non ha mai dimenticato il bene compiuto dal venerabile Nicola.

Tante sono, infatti, le testimonianze raccolte nella presente pubblicazione di grazie ottenute dal Signore per intercessione del venerabile Nicola Molinari. Ciò dimostra senza ombra di dubbio non solo la stima e l’attrattiva che suscitava il predicatore cappuccino, ma la sua capacità di trasmettere la fede nel Signore Gesù Cristo, di annunciare l’amore di Dio Padre più che di denunciare i tradimenti e i peccati dell’uomo.

Colpiti dalla sua parola, segnati con il segno della croce, stupiti dall’amore di Dio, le folle, così ci dicono le cronache, accorrevano da padre Nicola che si mostrava guida e pastore sicuro, camminando insieme al gregge che Dio gli affidava.

Invitati anche nell’oggi ad essere annunciatori del Vangelo, la presente pubblicazione è il segno che in ogni tempo e in ogni condizione si è chiamati ad essere nuovi nelle forme della predicazione, dell’annuncio o della educazione alla fede, restando però radicati nel Mistero di Cristo, professando la fede nella sua Incarnazione, Passione, Morte e Risurrezione, portando ben in vista la sua Croce, chiamando tutti a vivere nella sua Chiesa.

 

“Rapisca ti prego Signore l’ardente e dolce forza del tuo amore la mente mia da tutte le cose che sono sotto il cielo, perché io muoia per amore dell’amor tuo come tu ti sei degnato morire per amore dell’amor mio” (San Francesco d’Assisi)

  Fr. Carlo Calloni, OFM Cap
Postulatore generale

 

Presentazione

Papa Pio VI, al secolo Giovanni Angelo Braschi, già Cardinale commendatario dell’Abazia di Subiaco (RM), divenuto Papa mantenne anche tale incarico, e nel 1778 inviò Frà Nicola Molinari da Lagonegro a predicare il quaresimale a Ponza ( oggi Arcinazzo Romano - RM).

Il frate era al tempo molto noto per la grande fama di predicatore e la missione di evangelizzazione che svolgeva in varie aree della penisola, tanto che, nella nostra zona, già si era racato due volte, per predicare il quaresimale a Trevi (oggi Trevi nel Lazio) nel 1769, e per una missione a Subiaco. Da notare inoltre che subito dopo il quaresimale a Ponza, il Molinari, predicò ad Affile e all’Agosta.

Numerose sono le attestazioni di queste due predicazioni e che, come nel caso specifico di Ponza, evidenziano l’amore e la carità che il Venerabile sapeva trasmettere alle gente che incontrava. Tante sono anche le testimonianze di miracoli che il Signore ha compiuto per intercessione del Molinari.

Moltissimi di questi fatti straordinari ci sono stati tramandati grazie alle testimonianze, conservate presso la Curia Generalizia dei Frati Minori cappuccini a Roma e qui di seguito pubblicati, scritti oltre che dai sacerdoti, da due nostri concittadini dell’epoca: il dott. Crescenzio Lucidi (sposato con una sorella di Mons. Vincenzo Lupi), medico condotto in Subiaco, e il notaio pubblico Francesco Angelo Lupi.

Del resto già all’inizio della sua predicazione si notava, anzi si percepiva, che questo frate, oltre ad avere un carisma particolare, emanava un profumo di santità, tanto che sia durante la predicazione che dopo, come narrano le cronache dell’epoca, Ponza fu letteralmente invasa da fedeli provenienti sia dai paesi limitrofi all’Abbazia che dal Regno di Napoli, ad ulteriore riprova della fama di grande predicatore attribuita al Molinari.

Ci auguriamo che questa pubblicazione, oltre ad essere una testimonianza scritta ed uno strumento utile per non dimenticare tale predicazione, ci aiuti soprattutto a pregare, affinché il Vescovo Nicola Molinari giunga alla tanto sperata beatificazione.

Mi corre anche l’obbligo ringraziare coloro che hanno dato il personale e prezioso contributo per la realizzazione di questo volume. A tutti va il mio più sentito grazie, perché senza la loro collaborazione non sarebbe stato possibile stampare questo volume.

In primo luogo al Presidente ed a tutti i membri dell’Associazione Culturale “Ser Cola Bactista” e in particolar modo al Sig. Italo Lozzi, che fin dall’inizio si è impegnato per la ricerca e per l’allestimento delle mostre, ed ha, inoltre, collaborato con il sottoscritto nella stesura di questo libro. A Padre Vincenzo Criscuolo, Relatore Generale della Congregazione delle Cause dei Santi, già Postulatore per la causa di Beatificazione del Molinari, va il più vivo ringraziamento, per la trascrizione e traduzione di alcuni documenti (contrassegnati con la nota a pie’ pagina T. e T. V. C.), per essersi prodigato nel certosino lavoro di revisione di tutti i documenti storici e per esserci stato vicino ed averci aiutato a portare a termine questa importante pubblicazione. Al Dott. Elvio De Santis, che tra i primi si è dedicato con professionalità alla ricerca ed all’approfondimento del significato di molti documenti. Non posso certo dimenticare il Prof. Vito Cicatelli, ex Presidente dell’Associazione “Amici del Ven. Nicola Molinari”, e autore di alcune pubblicazioni sul Molinari stesso, per la disponibilità nella traduzione di alcuni documenti, nella ricerca delle date storiche ma soprattutto per i preziosi consigli. All’archeologa Luchina Branciani per la trascrizione e traduzione di più documenti (contrassegnati con la nota a pie’ pagina T. e T. L. B.). Un grazie sentito và poi a Padre Florio Tessari (già Postulatore Generale dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini), per averci dato la possibilità di consultare e pubblicare i documenti inerenti alla predicazione del Molinari a Ponza e nei paesi limitrofi, nonché a Padre Carlo Calloni - Postulatore Generale OFM Cap. Un ringraziamento va anche al Sig. Ferrante Mancini Lucidi, per la collaborazione data, e a Padre Tomas Cumbo, parroco della Parrocchia S. Maria Assunta di Arcinazzo Romano, per averci messo a disposizione i documenti e per la traduzione degli stessi dal Latino. Allo stesso modo ringrazio il Colonnello dei Carabinieri Bruno Dominici per il paziente lavoro di revisione dei testi. Un ringraziamento particolare và, infine, all’Amministrazione comunale di Arcinazzo per il sostegno che, dal 2002 ad oggi ci ha dato; ai sottonotati giovani di Arcinazzo, che hanno lavorato con grande impegno per la prima traduzione e trascrizione delle testimonianze delle presunte grazie elergite dal Venerabile: Alessandra Miozzi, Debora Lupi, M. Caterina Taori, Anna Pizzelli, Giuseppe Mancini, Chiara Callori, Eliana Lozzi, Silvia Miozzi ed a Veronica Troia per aver coordinato il lavoro di segreteria della presentazione di questo volume.

 

Antonio Tocca,

già Presidente dell’Ass. Culturale

“Ser Cola Bactista”

 

 

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