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Luoghi Da Visitare

La chiesa è citata solo verso il 1327 dai documenti esistenti in S. Scolastica. Ha avuto almeno 3 rifacimenti di cui quello attuale risale al 1833. Gli antichi archi di stile gotico furono tolti e si rifece la volta in stile neoclassico, dove prevale l’ordine ionico. Il portale è del 1629, come risulta dalla scritta riportata sul frontespizio.

Doveva essere originariamente un portale o un finestrone della villa romana di Traiano sita negli Altipiani di Arcinazzo. In fondo c’è un altare molto bello, composto di marmi pregiatissimi sicuramente provenienti dalla stessa villa. Dietro l’altare osserviamo il quadro della Madonna Assunta in cielo, il cui stile ricorda Raffaello. La torre campanaria era forse originariamente una torre di difesa, adattata a torre delle campane data la sua vicinanza alla chiesa. La parte più moderna è del 1927. Si tratta di una modesta sopraelevazione di una terrazza con merli.

     

Fu costruita probabilmente su di una preesistente chiesa medievale e rimaneggiata verso il 1600. All’interno vi si trovano bellissimi affreschi di S. Lucia, S. Caterina, S. Francesco e sulla volta è dipinta la Vergine che allatta il Bambino. Nel 1956 fu modificata e trasformata in monumento ai caduti in guerra.

 
   

Edificata nel 1784 interamente con le offerte dei ponzesi, ha al suo interno una croce che è stata ricoperta con lamiera perché i pellegrini che venivano ad Arcinazzo in occasione della festa del 3 maggio, toglievano un pezzetto di legno in segno di devozione. La sua origine è dovuta alla tradizione che nacque nel paese durante le predicazioni di “padre Nicola” il quale predicò sempre tenendo una croce di legno. A conclusione della sua missione il popolo volle collocare la sua croce all’inizio del paese, fuori delle mura. Oltre alla Chiesa di S. Giorgio, patrono del paese, Arcinazzo vanta l’esistenza di altre due chiese. Di queste una completamente distrutta dedicata ai santi Nicola e Michele Arcangelo, situata in uno dei punti più alti del paese; l’altra invece è di S. Rocco e S. Eleuterio, oggi trasformata a magazzino, dove si possono ancora ammirare vari resti di affreschi.

 
 
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